Le differenze di imbottitura tra guantoni da boxe
I guantoni da boxe hanno notevoli differenze nella struttura e nell’imbottitura. In questo articolo vedremo nel dettaglio tutte le caratteristiche dell’imbottitura dei guantoni da pugilato, in maniera da rendere più agevole la scelta a seconda delle necessità.
Innanzitutto, è utile dividere i guantoni in 4 macro categorie:
- Guantoni da boxe “anti-shock” (guanti da dilettanti o imbottitura IMF)
- Guantoni da boxe monostrato
- Guantoni da boxe multi strato (multi-layer)
- Guantoni da boxe in crine di cavallo (guantoni da professionisti)
- Guantoni da boxe con imbottitura in altri materiali
Che a loro volta si differenziano notevolmente per i materiali utilizzati per creare le schiume o l’insieme di schiume all’interno del guantone.
Guantoni da boxe “anti-shock” o termoformati
Questi guantoni sono solitamente utilizzati nel contesto dilettantistico (amateur).
La schiuma di questi guantoni è solitamente poliuretano con densità differenti a seconda del produttore o dell’azienda che li produce. La schiuma è termoformata, ovverosia stampata a caldo in una forma che le rende sempre uguali e (teoricamente) gli dona le medesime performance.
Lo scopo di questi guantoni è ridurre l’impatto nella maniera più efficiente possibile. Prima di tutto grazie ad una spessa imbottitura di alta densità che presenta una buona resistenza alla compressione. Ciò significa che difficilmente le nocche si potranno “sentire” al momento dell’impatto e tutta la potenza del pugno verrà scaricata in una superficie maggiore, riducendo così le possibilità di KO.
L’enorme svantaggio di questa schiuma è la difficoltà di serrare il pugno. Il che significa che i pugili spesso vanno a segno con parti errate del pugno, si disabituano a serrare la mano e rischiano infortuni ai polsi.
Guantoni da boxe monostrato non termoformati
Questi guantoni sono solitamente di basso livello e contengono un’unica schiuma. Solitamente è un materiale rigido che rende il guanto mediamente protettivo ad inizio utilizzo. La schiuma è messa in posizione con colle e lavorazioni che la modellano, ma la rendono anche rigida e non comoda.
Questa imbottitura dei guantoni, principalmente creata nei paesi esteri, è realizzata a mano. Nella produzione artigianale solitamente si cura il dettaglio, mentre nelle produzioni all’ingrosso solitamente si utilizzano macchinari che riducano gli errori e gli sprechi.
Essendo questi guantoni solitamente realizzati in maniera massiva, ma a mano, il numero di errori è molto alto e la qualità della schiuma, così come quella della fattura non è curata.
Il rischio con questi guantoni è quello di farsi male alle nocche, alla mano e ai polsi.
Guantoni da boxe multi-strato (multi-layer)
L’imbottitura multistrato è quella più comune. A seconda della lavorazione, della cura nella scelta dei materiali, il taglio e la forma il guantone boxe può avere aspetti e dare sensazioni sulla mano assolutamente diverse.
I materiali utilizzati solitamente (in ordine di qualità) sono:
- Schiuma di molteplici materiali pressati (cosiddetta “carpet foam”)
Instabile, rigida e di diversi materiali pressati insieme con colle industriali
- EVA di diverse densità
Materiale plastico con diverse densità che dona rigidità e protezione
- Poliuretano (30 -45 – 60 – 75 e 90 KG)
Meteriale poluiretanico, protettivo e assorbente
- Lattice in diverse densità
Materiale protettivo semi-rigido
- Altri materiali di diversa tecnologia
Materiali siliconici che si irrigidiscono nel momento in cui si esercita una forza (per approfondimento vedi altri tipi di guanti)
Questi strati vengono uniti in diversi spessori e forme per formare le schiume di alcuni dei marchi di guantoni più celebri che conosciamo (grant, winning, cleto reyes, Boxia etc.).
Solitamente l’impatto è più attutito e morbido in guantoni che contengono schiume di poliuretano, mentre in guantoni del genere “messicano”, con lattice, la sensazione è di un colpo più secco e deciso.
In guantoni più economici invece viene usata la cosiddetta “schiuma a tappeto” per i colori dei diversi materiali che la compongono. Questa è contraddistinta da una notevole rigidità e da una sensazione spiacevole sulla mano.
Il vantaggio di queste schiume è che spesso il costruttore sceglie appositamente quali materiali utilizzare per garantire la salvaguardia di varie parti della mano e, a volte, di salvaguardare anche i coach o i compagni di allenamento dell’utilizzatore (vedi i diversi stili di guanti da pugilato).
Guantoni da boxe in crine di cavallo (guantoni da professionisti)
I guantoni in crine sono i più classici dei guanti da pugilato. Se aprissimo un guantone della prima metà del ‘900 sicuramente troveremmo ancora del crine o del pelo animale nell’imbottitura. La scelta di questo materiale ricadeva nell’economicità e nel discreto potere assorbente di questi tipi di materiali. Le schiume non esistevano ancora e i primi artigiani che producevano guantoni scelsero di inserire un oggetto che era sempre a portata, all’interno di concerie e luoghi nel quale si lavorava la pelle: il crine di cavallo.
Seppur resistenza e con una durata pressoché centenaria, ad oggi questo tipo di imbottitura è stata abbondantemente superata nei guantoni da allenamento in quanto non sufficientemente protettiva e difficilmente in grado di far raggiungere ai guantoni l’onciaggio richiesto da regolamento.
Per tale motivo gran parte dei guantoni in horse hair contengono anche schiume e materiali che riescano a sopperire alle mancanze del crine.
Per quanto riguarda l’utilizzo questa imbottitura è tutt’ora utilizzata in guantoni di alto livello per match professionistici (Grant, cleto reyes, di nardo, Boxia etc.). Le differenze sono quindi nel tipo di pattern utilizzato e nella schiuma o materiale/ i che vengono utilizzati per tutelare maggiormente il pugile e rendere il guantone da boxe dell’onciaggio corretto.
Guantoni da boxe con imbottitura in altri materiali
Questi guantoni, prodotti ad oggi da poche aziende (RIval boxing), utilizzano materiali molto avanzati ed utilizzati nel motor sport e in altre applicazioni sportive e militari. Questi fogli di materiale sono morbidi e malleabili, ma si irrigidiscono quando viene applicata una forza, scaricando l’impatto e trasformandolo in calore. Siccome l’indurimento implicherebbe un guantone troppo duro per essere usato nello sparring (questi materiali sono usati in alcuni guantoni da moto per fare un esempio) questi tipi di guanti da boxe sono perfetti per fare sacco pesante, riducendo il peso e migliorando la protezione della mano.
Quindi quali guanti boxe scegliere?
Tutto come al solito dipende dall’esperienza, dal tipo di attività e soprattutto dalla capacità di spesa.
Il guantone a nostro parere deve avere la migliore relazione tra qualità e prezzo in ogni sua fascia di prezzo. Pertanto, agli amatori consigliamo di scegliere guantoni antishock più “robusti” e semplici ai guantoni monostrato che solitamente hanno grafiche molto appealing esteticamente.
Crescendo come esperienza crediamo che sia meglio spendere leggermente di più e comprare un prodotto di qualità multi-layer con le caratteristiche di sensazione ricercata (mano stretta o mano libera; mano già incurvata o possibilità di aprirla; strap largo o più stretto; imbottitura più rigida in latex o morbida in poliuretano) e con una protezione adeguata sulla mano e sul polso.
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